E’ un vino liberato, figlio di un maestro rude.
Suo padre è il sangiovese, ma ha rinunciato a una parte di se per darsi con gentilezza, per questo sembra che tutto voglia; e tutto può!
Questo vino si è liberato della sua pelle rude e ha svelato la sua più intima gentilezza.
Il suo succo polposo, le sue note floreali e agrumate, la ricchezza di sfumature, la sapidità, il corpo, il dinamismo ne fanno il suo carisma.
A volte rinuciare a qualcosa è svelare una forza che non avremmo potuto vedere perché coperta da una scorza più forte; che da ricchezza, carattare ma allo stesso tempo offusca quello che protegge.
Liberarsi a volte è perdere la pelle.
Un dono per chi ha coraggio.